Caserta, un lavoro al di dei sogni

Il lavoro restituisce dignità e speranza alle persone e ad un territorio. Questa è la mission della cooperativa "Al di là dei sogni", in provincia di Caserta. Un luogo dove si incontrano immigrati, studenti e volontari. Una primavera sulle terre di Don Peppe Diana. Un bene confiscato intitolato ad Alberto Varone, un piccolo imprenditore, ucciso nel 1991 per non aver ceduto alla camorra.
 

Turismo responsabile sulla via francigena

 

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- CASERTA - Riscoprire la storia e le bellezze naturali del territorio a partire dai beni confiscati, realizzando percorsi di turismo responsabile. E' l'obiettivo della "passeggiata" di domani che dal bene confiscato al clan Esposito di Sessa Aurunca (Caserta) a Monte Ofelio, attraversando i luoghi della via Francigena sul territorio dell'Alto-casertano, giungerà al bene sottratto ai Moccia a Maiano, frazione sempre di Sessa. Un'idea che nasce nell'ambito del progetto Rural Social Hub, realizzato da NCO (Nuova Cooperazione Organizzata) e promosso dall'Istituto di Studi Politici "San Pio V" e dalla Fondazione Con Il Sud, e resa possibile grazie alla collaborazione tra le cooperative che gestiscono i due beni confiscati, "New Service" (Monte Ofelio), e "Al di là dei sogni" (Maiano di Sessa).
Sono stati inoltre coinvolti l'amministrazione comunale e la pro loco di Sessa Aurunca e il Comitato Don Peppe Diana. "I beni liberati dalle mafie possono diventare volano di sviluppo e riscoperta del territorio", afferma Antonio Esposito, coordinatore del progetto RuS. "La costruzione di nuovi percorsi turistici che intersecano i beni confiscati - prosegue - diventa uno dei cardini di quell'economia sociale capace di contrastare l'economia criminale e creare nuove opportunità anche occupazionali. Soprattutto, riappropriarci della nostra storia, della bellezza di quanto ci circonda è un esercizio di cittadinanza, di responsabilità sociale, di libertà".
L'iniziativa sarà presentata domani Monte Ofelio, alle 12, mentre la passeggiata, zaino in spalla, comincerà nel pomeriggio.

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Il  Mattino.it

Via Francigena, l'itinerario passa nell'area di Sessa Aurunca nel bene confiscato alla camorra

CASERTA - Riscoprire la storia e le bellezze naturali del territorio a partire dai beni confiscati, realizzando percorsi di turismo responsabile. È l’obiettivo della «passeggiata» che dal bene confiscato al clan Esposito di Sessa Aurunca a Monte Ofelio, attraversando i luoghi della via Francigena sul territorio dell’Alto-casertano, giungerà al bene sottratto ai Moccia a Maiano, frazione sempre di Sessa. Un’idea che nasce nell’ambito del progetto Rural Social Hub, realizzato da Nco (Nuova Cooperazione Organizzata) e promosso dall’Istituto di Studi Politici «San Pio V» e dalla Fondazione Con Il Sud, e resa possibile grazie alla collaborazione tra le cooperative che gestiscono i due beni confiscati, «New Service» (Monte Ofelio), e «Al di là dei sogni» (Maiano di Sessa). Sono stati inoltre coinvolti l’amministrazione comunale e la pro loco di Sessa Aurunca e il Comitato Don Peppe Diana.

«I beni liberati dalle mafie possono diventare volano di sviluppo e riscoperta del territorio - afferma Antonio Esposito -, coordinatore del progetto RuS. La costruzione di nuovi percorsi turistici che intersecano i beni confiscati - prosegue - diventa uno dei cardini di quell’economia sociale capace di contrastare l’economia criminale e creare nuove opportunità anche occupazionali. Soprattutto, riappropriarci della nostra storia, della bellezza di quanto ci circonda è un esercizio di cittadinanza, di responsabilità sociale, di libertà». L’iniziativa sarà presentata domani Monte Ofelio, alle 12, mentre la passeggiata, zaino in spalla, comincerà nel pomeriggio.