FestaAmbiente Agricoltura 2016 : «protagonisti del presente, responsabili del futuro»
Nel cuore della Piana del Sele, nella cornice dell’Azienda Agricola Regionale sperimentale Improsta, si è tenuta dal 25 al 27 novembre, la seconda edizione di FestAmbiente Agricoltura. Il festival, evento che ha assunto ormai una valenza nazionale, è stato organizzato da Legambiente in collaborazione con Confagricoltura, Coldiretti, CIA (Confederazione Italiani Agricoltori), ed alcune delle maggiori sigle del comparto agroalimentare della Campania.
La tre giorni di eventi, con una appassionata partecipazione di pubblico, tra tante iniziative ed eventi (dibattiti, laboratori per bambini, degustazioni, concerti, presentazioni delle buone pratiche), è stata l’occasione per discutere, in quanto “protagonisti del presente”, di agricoltura biologica, qualità e tradizione, sviluppo sostenibile del territorio, nuova occupazione soprattutto tra i giovani, ponendo al centro della propria azione, come “responsabili del futuro”, il lascito delle nostre azioni per l’ambiente e le nuove generazioni.
Durante l’evento si è discusso, quindi, di agricoltura, di consumo di suolo, di biodiversità, di valorizzazione del patrimonio d’identità e delle tradizioni dei territori, di caporalato (con una specifica sezione dedicata al tema “Agricolutura e Migranti: i nuovi scenari dopo la legge sul caporalato”, durante la prima giornata), di dissesto idrogeologico e consumo del suolo (secondo giorno), di enogastronomia e delle risorse naturali e culturali tipiche della Campania. I dibattiti hanno visto la partecipazione di illustri esponenti del mondo istituzionale e accademico, di esperti e di rappresentanti del mondo associativo del Terzo Settore.
Il festival è stata l’occasione per provare a creare ponti di dialogo, di discussione su temi importanti, ed anche spinosi, su cui si discute da tempo sul territorio campano. Infatti, come sottolineato dal Presidente di Legambiente-Campania, Michele Buonomo, moderatore del dibattito durante la giornata conclusiva dei lavori, «l’agricoltura può essere il più grande alleato per le sfide ambientali e per lo sviluppo dell’economia della Campania. Un’agricoltura nuova rispetto al modello che ha dominato fino ad ora». Il presidente Buonomo ha posto l’accento sulla necessità di riflettere su una politica attiva volta sì alla salvaguardia del territorio e dell’ambiente, ma tesa anche a creare nuove opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani. Per affrontare correttamente il tema della Green Economy, allora, occorre promuovere sia i temi ambientali, che quelli economici, ovvero l’idea di una nuova economia, capace sia di innovare e sperimentare, sia di attingere, nello stesso tempo, agli antichi saperi della cultura rurale.
Di notevole interesse sono stati, inoltre, gli interventi sugli esempi di promozione dell’agricoltura periurbana attraverso gli orti sociali, volti alla promozione di un verde non più esclusivamente estetico, ma soprattutto funzionale. L’introduzione nelle città degli orti sociali rappresenta non solo il tentativo di porre rimedio, seppur a livello micro, alle storture dell’aggressione cementizia, ma ha anche, soprattutto nel caso di uno specifico riutilizzo dei beni confiscati, una forte valenza simbolica, educativa e sociale.
Il festival è stata poi anche l’occasione per promuovere e far conoscere da vicino la campagna People4Soil: iniziativa di cittadinanza attiva di valenza europea per la salvaguardia del suolo, riconosciuto come patrimonio comune che necessita di specifica protezione, anche a livello comunitario, attraverso una specifica normativa.
FestAmbiente rappresenta per gli organizzatori l’apertura di una “agenda” sulle cose che Legambiente intende realizzare da subito e per i prossimi anni. Per questo, il presidente di Legambiente Buonomo, raccogliendo la disponibilità del Presidente del Consorzio per la Ricerca Applicata in Agricoltura (craa), Silvestro Caputo, ha chiuso l’incontro annunciando la volontà di iniziare a lavorare immediatamente per la nuova edizione del festival, con la concreta possibilità di anticipare l’appuntamento alla prossima primavera.
articolo di Tonino Pellegrino
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